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Bruges / Brugge

 

19/08/2008, dopo una buona ed abbondante colazione al nostro Bed & Breakfast, ci rechiamo a piedi verso il centro. Attraversiamo così antichi ponti e fiancheggiamo diversi canali nelle cui calme acque si riflettono gli eleganti edifici circostanti. Anche oggi il tempo è molto variabile, si passa repentinamente dal sole ad un cielo nuvoloso, da improvvise schiarite ad una pioggia fine e leggera. Come a non bastare, pur essendo in pieno Agosto, la temperatura di prima mattina risulta essere tutt'altro che mite.

 

 

Bruges è considerata, a ragione, non solo la città più bella del Belgio, ma anche tra le più affascinanti di tutta Europa. La sua origine è probabilmente legata all'esistenza di un castello (burg) sostituito successivamente da una fortezza posta sulla insenatura marittima dello Zwin, che ne determinò il rapido sviluppo commerciale. Nel XV secolo Bruges conobbe il suo massimo splendore artistico: i più grandi artisti fiamminghi infatti nacquero e vissero in questa città, contribuendo ad esaltare la ricchezza e la gloria di un centro di per se già prospero per i fiorenti traffici commerciali, in particolar modo di sete, pellicce e tappeti orientali.

 
     

 

Il cuore della città è il Markt, la grande piazza rettangolare, dominata dallo stupendo Belfort, l'imponente campanile alto 83 metri e leggermente pendente sulla cui sommità vi è un carillon di 47 campane. La salita è a pagamento e costa 5 euro.

 
     

   

 

Dall'altro lato della piazza si possono invece ammirare alcune tipiche case adornate ed abbellite con frontoni e merletti che danno alla piazza una aspetto fiabesco e singolare. Tali edifici, risalenti al XVI-XVII secolo, erano in passato sedi di varie corporazioni, ora sono invece adibiti a bar e ristoranti, dove tra l'altro si mangia molto bene e, scegliendo uno dei menù proposti, anche a prezzo giusto... parola di Highlanders!

 
     

 
 

 

 

 

 

Al centro della piazza il monumento a de Breydel e a de Coninck rende omaggio ai capi della rivolta popolare del 1302 condotta dai belgi contro i francesi.

 
     

 

Ad ovest del Markt troviamo un'altra tra le più belle piazze della città, il Burg, circondata da preziosi edifici come lo Stadhuis, il municipio di Bruges. Realizzato nel 1376-1420, è la tipica espressione della ricchezza e prosperità in epoca medioevale della città.

 
     

 
 

La Oude Griffie,

la Casa dei Consiglieri

 

 

 

Lo Stadhuis, 

il municipio

 

 

Usciamo dal Burg attraverso il Blinde Ezelstraat, uno stretto vicolo che ci conduce prima verso il mercato del pesce e, da li, verso il Groenerei e in alcuni tra i più bei punti panoramici di Bruges.

 
     

 

Ogni angolo di Bruges è una scoperta, ogni scorcio è degno di essere osservato, ogni piccola piazza, ogni ponte, ogni stretto vicolo ci riporta indietro nel tempo. Bruges si rivela una città ancora oggi a misura d'uomo in cui è bello anche lasciarsi andare tranquillamente e visitarla così come essa si propone, senza meta e senza vincoli, passeggiando liberamente. Osservate queste fotografi...

 
     

 
     

 
     

 
     

 

Allora... che ne dite? Fantastico.... una vera visita a Bruges però non si può concludere senza aver fatto almeno un giro in barca tra i suoi canali... acquistiamo pertanto i biglietti (6,50 euro) ed eccoci a bordo, con rigoroso comandante che spiega in francese, inglese e fiammingo... poveri noi italiani!

Ecco alcune immagini della nostra crociera a Bruges!

 
 

 

 

 
     

 
     

 

Pienamente soddisfatti di questa città proseguiamo la nostra visita, che non prevede l'entrata in alcuni dei suoi importantissimi musei come il Groeninge o il Memling, ma che ci porta alla scoperta di angoli e  posti meravigliosi sparsi ovunque...

 
     

 
     

 

Attraverso queste strette viette arriviamo al Minnewater, chiamato anche il lago dell'amore, ottenuto dallo sbarramento del fiume Reie. In epoca medioevale costituiva un attivissimo porto, ora è un luogo tranquillo circondato da sentieri ed alberi.

 
     

 

Nelle vicinanze del laghetto troviamo il Begijnhof, il Beghinaggio. Si tratta di una remota sede delle bèguines, ossia delle comunità molto diffuse nei Paesi Bassi risalenti al XIII secolo. Fungevano da luogo di accoglienza e protezione per le donne sole o vedove di crociati, era un luogo di devozione ma le loro abitanti potevano lasciarlo per sposarsi. Da li arriviamo poi verso la Onze-Lieve-Vrouwekerk, nota in particolar modo per custodire al suo interno la Madonna con Bambino di Michelangelo e quadri di molti altri importanti artisti fiamminghi e non.

 
     

 

Facciamo quindi ritorno verso il centro di Bruges per poi recarci nella zona nord orientale del centro storico di questa meravigliosa città, alla scoperta di altri angoli insoliti e caratteristici, tra i tipici negozi di merletti e cioccolaterie.

 
     

 
     

 
 

 
         

 

Concludiamo così la visita a Bruges con la vista di questi mulini, quasi ad anticipare quello che vedremo nel proseguio del nostro viaggio nei Paesi Bassi, domani infatti lasceremo il Belgio per giungere in Olanda. Vogliamo però prima chiudere in bellezza il nostro soggiorno in Belgio, pertanto, dopo una squisita cena al Cafè des Arts in pieno Markt (ricordate le belle casette con frontoni a gradini?), andiamo a degustare una delle prelibatezze della cultura belga: la birra. Il Belgio è infatti famoso in tutto il mondo per le sue birre, dalle trappiste a quelle d'abbazia, ci rechiamo pertanto al 't Brugs Beertje, tra i più famosi pub di Bruges dove vengono servite più di 300 tipi di birre! E ad ogni birra... il suo bicchiere, tutti diversi per poterne accentuare il sapore e il profumo... un vero paradiso per gli amanti di questa bevanda.

 
     

 

Doriano e la Kwak, il Koeman e la de Koninck

 

Koeman e la Chimay, Doriano e la Westmalle

 
     

 
     

 

E con questo è proprio tutto... domani lasceremo il Belgio portando con noi il ricordo di questo paese che quasi a sorpresa ci ha dato molto, forse di più delle nostre aspettative: città storiche veramente affascinanti (Bruges in particolare, e Gand), birre davvero eccezionali e degne della loro fama mondiale, una cultura e un'abilità culinaria inaspettata ma soprattutto una gentilezza ed una cordialità  nelle persone che difficilmente abbiamo riscontrato altrove. Domani dunque partenza per l'Olanda, in Belgio faremo ritorno l'ultimo giorno per ritornare all'aeroporto di Bruxelles, dopo le visite di Malines e Lovanio.

 

 
 

 

 

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