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Kinderdijk

 

20/08/2008, direzione Olanda. Lasciamo il Belgio percorrendo non l'autostrada verso Anversa e Breda, ma optando per una strada più panoramica che attraversa, tra tunnel sottomarini e ponti, le isole della regione olandese della Zelanda.

Arriviamo così dopo circa un'ora di macchina al confine con l'Olanda e più precisamente a Terneuzen dove attraversiamo il Westerschelde Tunnel, un tunnel lungo circa 5-6km costruito sotto il mare che con un pedaggio di € 4,60 conduce sulle isole Zeelandesi.

 
     

 
   

Anche oggi, tanto per cambiare, il tempo non è dei migliori. Durante tutto il viaggio verso la nostra destinazione di oggi, Kinderdijk, la pioggia cadrà pressoché costantemente.

Approfittando della pioggia che ha smesso di cadere, ci fermiamo a pranzare a Zierikzee, un bel paesino sulla seconda delle isole della Zelanda. Veniamo così a contatto con la gente olandese, che, con la loro statura media molto elevata, scopriamo essere enorme ! Il tempo di essere sorpresi da un nuovo acquazzone e risaliamo in macchina per riprendere la nostra corsa.

 

Lasciate le isole, il paesaggio desolato e ricco di pascoli, lascia posto ad un intreccio di strade, autostrade e tangenziali molto trafficato. Ci troviamo infatti tra Rotterdam, dove c'è uno tra i porti più grandi a livello mondiale, e l'Aia (o Den Haag). Tutto questo groviglio di strade ci porta fuori rotta, tanto che arriviamo a destinazione con un ora e mezza di ritardo sulla tabella di marcia e con circa 60 km percorsi erroneamente in più.

 

Nonostante fossimo sul punto di rinunciare ad una delle tappe per via della stanchezza, una ritrovata forza, dovuta anche ad un lieve miglioramento delle condizioni meteorologiche, ci convince a proseguire verso Kinderdijk, lo sforzo compiuto è pienamente ricompensato...

 
 

 

Come indicato sulla miniguida che compriamo in loco "in nessun altro luogo al mondo si trova un paesaggio talmente ricco di mulini come a Kinderdijk". Ce ne sono infatti 19, sono costruzioni in mattone con calotta rotante per direzionare le pale dove soffia il vento. La loro costruzione risale agli anni 1738-1761 e furono edificati per prosciugare l'acqua dal terreno attraverso un ingegnoso sistema di canali su più livelli e dighe, creando così i terreni bonificati chiamati polder.

Entriamo pienamente in clima olandese... decidiamo così di noleggiare le tipiche biciclette olandesi (alte e a scatto fisso) e ci inoltriamo lungo i sentieri e i canali per visitare tutti i mulini e divertirci un po', visto che, anche se il vento continua a soffiare forte, almeno non piove!

 
     

 

 
     

 

Alcuni mulini si possono anche visitare all'interno, pagando un biglietto da € 2,50. Scopriamo così il sistema di ruote e perni che dal movimento delle pale azionano le ruote che pescano l'acqua... oppure come un mulino potesse trasformarsi in una casa abitata, con tanto di cucina e camere. Il compito del custode del mulino infatti era importantissimo ed era quello di mantenere giusto il livello dell'acqua, pertanto per poterlo fare doveva continuamente prestare attenzione al cambiamento della direzione del vento e se necessario ruotare la calotta del mulino. Egli veniva aiutato da tutta la famiglia, che pertanto viveva all'interno del mulino assieme a lui.

 
     

 
     

 
     

 
     

 
     

 
     

 

Kinderdijk è stata dichiarata dall'UNESCO sito patrimonio dell'Umanità. Terminata la nostra scampagnata lungo i mulini, riconsegniamo le biciclette e risaliamo in macchina, destinazione Delft, dove trascorreremo la notte in un ambiente molto caratteristico...

 

 

Soggiorniamo infatti al Buitengoed Hotel, posto nella periferia di in una frazione di Delft... dietro l'hotel c'è un campeggio... davanti un recinto con tanto di caprette, maiali, galli e galline...  a completare il tutto un ristorante, a quanto pare anche ricercato, dove assaggiamo piatti molto particolari... manzo al cognac molto buono per Erica, pollo all'albicocca per il Koeman (sorprendentemente molto squisito), pesce alla griglia per il buon Doriano e una strana insalata di pasta al tonno per Valeria... dove a far condimento alla pasta c'è di tutto.. dalle cipolle al cedro, dai cetrioli all'anguria! Roba da non credere!

Come a non bastare, anche la stanza riservata alla coppia Koeman - Valeria presenta una delle tipiche stravaganze olandesi... nella camera infatti, pur essendo molto confortevole, spaziosa, con TV, radiosveglia e addirittura angolo bar... c'è ovviamente anche il bagno con vasca, doccia, lavandino e WC... il tutto sarebbe perfetto, se non per il fatto che è una "camera con bagno aperto"... ossia senza nessun tipo di divisorio tra il bagno e la camera, tutto in una stanza! Roba da non credere... e due!

 
     

 

Pollo all'albicocca

 

Pasta con anguria e cedro!

 

Per oggi ne abbiamo visto anche troppe... ora andiamo a dormire... e domani, visita a Delft e partenza per il nord dell'Olanda.

 

 
 

 

 

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